Esodo dei Medici: in 6.000 Abbandonano le Scuole di Specializzazione

Negli ultimi due anni, il panorama delle Scuole di Specializzazione Medica in Italia ha registrato una tendenza preoccupante. Un’indagine condotta da Anaao Assomed, sindacato della dirigenza medica ospedaliera, in collaborazione con Anaao Giovani, ha rivelato che su un totale di 30.452 contratti banditi, ben 5.724 posti sono rimasti senza assegnazione o sono stati abbandonati. Quasi il 20%, uno su 5.


6 Mila Medici in fuga dalle Scuole di specializzazione


I dati più critici emergono principalmente da alcune regioni, con Lombardia, Veneto e Lazio che registrano rispettivamente l’18%, il 23% e il 14% dei contratti totali non assegnati o abbandonati. Inoltre, alcune specializzazioni, come Medicina d’urgenza, Anestesia e Patologia e biochimica clinica, stanno vivendo una vera e propria “caduta libera” con tassi di non assegnazione che raggiungono il 61%, il 22% e il 70%.

Il sindacato sottolinea che questa fuga dai programmi di specializzazione medica sembra essere direttamente correlata alle opportunità lavorative offerte da ciascuna specializzazione. Le specializzazioni legate all’attività privata e ambulatoriale registrano una maggiore attrattiva, mentre quelle prettamente “ospedaliere e pubbliche,” che hanno giocato un ruolo fondamentale durante la pandemia, come la Medicina d’emergenza-urgenza, sono state trascurate.

L’indagine ha analizzato in dettaglio i 30.452 contratti banditi nei concorsi di specializzazione del 2021 e 2022, distinguendo tra “contratti non assegnati” (quelli che nessun medico ha scelto in sede concorsuale) e “contratti abbandonati” (quelli assegnati ma successivamente cambiati tramite un nuovo concorso). Il risultato è una percentuale considerevole di contratti non assegnati o abbandonati, dimostrando una programmazione deficitaria e un impatto negativo sulla fornitura dei servizi sanitari.

La distribuzione geografica di questi contratti non assegnati e abbandonati varia da un minimo dell’11% in Sicilia a un massimo del 36% in Friuli Venezia Giulia, con una mediana del 20%. Per quanto riguarda i contratti non assegnati, esclusa la Sicilia (3%), tutte le regioni italiane mostrano percentuali simili, tra il 7% del Lazio e il 22% delle Marche. Il Friuli Venezia Giulia è l’eccezione, con quasi un terzo dei contratti (29%) rimasti non assegnati.


I dati sulla "fuga" dalle Scuole di specializzazione


Questi dati rivelano una correlazione tra la maggiore quantità di contratti non assegnati o abbandonati e le specializzazioni più richieste durante la pandemia da Sars-CoV-2. Ad esempio, la Medicina d’emergenza-urgenza presenta il 60,7% in meno di specialisti rispetto ai contratti stanziati. Microbiologia e Patologia clinica e biochimica clinica registrano rispettivamente il 78,3% e il 70,2% in meno di specialisti rispetto ai contratti offerti.

Al contrario, alcune specializzazioni, come Chirurgia plastica e ricostruttiva, Oftalmologia e Malattie dell’apparato cardiovascolare, sono state pienamente occupate dai medici.