Cosa significa studiare all'estero e perché è utile pensare di fare questa esperienza

Tutti gli studenti del mondo dovrebbero poter studiare all'estero: cosa significa e perché questa esperienza è utile per la propria vita.


Studiare all'estero: cosa significa e perché è utile

Studiare all’estero è una di quelle esperienze che dovrebbe far parte del curriculum accademico di ognuno di noi. Se in passato era un’opportunità per pochi eletti, al giorno d'oggi è un vero e proprio fenomeno che può essere definito globale: studenti di tutto il mondo attraversano Paesi, continenti e oceani con lo scopo di ottenere la migliore istruzione possibile e, al contempo, vivere un’esperienza formativa unica nel suo genere.

Studiare all’estero vuol dire non solo migliorare (di gran lunga) la propria preparazione, ma anche superare le proprie paure e adattarsi a nuovi ambienti. A crescere sono anche le competenze che nel futuro verranno spese nel mondo del lavoro.

Studiare all’estero: tutte le esperienze

Possono studiare all’estero sia i ragazzi che frequentano le scuole superiori, sia coloro che vanno all’università.

Nel primo caso, sono le normative Miur a stabilire le direttive precise per il riconoscimento dell’anno Scolastico all’estero. Si tratta di una vera e propria opportunità didattica che permette di frequentare una scuola locale di pari livello in un Paese diverso dal proprio e senza perdere l’anno.

È bene specificare, però, che è possibile iscriversi a questo programma anche per meno di un anno. Lo si può fare per un trimestre o un semestre, per esempio, frequentando perciò solo una parte dell’anno scolastico all’estero.

In genere si fa durante il quarto anno e nella maggior parte dei casi basta rivolgersi alla propria scuola e parlare con il Dirigente scolastico, oppure il coordinatore dei progetti internazionali.

Il Miur a questo scopo riconosce l’importante valore educativo delle esperienze compiute al di fuori dei profili nazionali.

Oltre alle borse di studio, all’estero è possibile fare diversi tipi di esperienze:

  • soggiorno linguistico: un periodo di studio di una lingua straniera in un Paese diverso dal proprio. Può avere una durata che va dalle 2 alle 10 settimane durante cui acquisire le abilità comunicative, parlato, ascolto, lettura e scrittura, di una determinata lingua;
  • vacanze studio all’estero: 2 settimane in cui è possibile viaggiare al di fuori dei confini italiani con un gruppo di coetanei provenienti da ogni parte d’Italia. Tramite questa esperienza si svolgono lezioni di lingua e ci si diverte insieme con attività ed escursioni create ad hoc;
  • vacanze studio all’estero con docenti: viaggi dedicati a gruppi di studenti accompagnati da insegnanti. Funzionano come le vacanze studio descritte in precedenza, ma vengono organizzate dai tour operator in collaborazione con i docenti;
  • stage linguistici all’estero: vengono effettuati durante l’anno scolastico. Hanno una durata minima di una settimana o massimo quindici giorni e, anche in questo caso, sono previsti corsi di lingua di minimo 15 ore in scuole accreditate e con docenti madrelingua.

Perché fare l'università all'estero?

Anche gli studenti universitari hanno la possibilità di studiare in un Paese differente proprio. Per le persone di questa età i programmi previsti sono tantissimi e in genere sono gestiti da Erasmus+.

In sostanza vuol dire che si ha diritto a una borsa di studio dell’UE per coprire le spese di viaggio e di soggiorno. E, l’università di origine - ovvero quella italiana - è tenuta a riconoscere il periodo di studi all’estero ai fini del conseguimento della laurea, a condizione che si sia completato il programma di studi concordato prima della partenza.

È possibile, inoltre, svolgere anche tutto il proprio periodo universitario all’estero sperimentando un modello di insegnamento generalmente diverso dal nostro.

Questo è fattibile perché in molti Paesi le lezioni si basano soprattutto sulla pratica, invece che sulla didattica frontale. Un’esperienza di crescita e di introduzione al mondo del lavoro non indifferente.

Quali sono i motivi per studiare all'estero?

Al di là di tutte le tipologie di studio all’estero esistenti, c’è un motivo per cui bisogna fare questa esperienza almeno una volta nella vita: vale davvero la pena.

Cogliendo un'opportunità come questa, infatti, i ragazzi impareranno a cavarsela da soli e svilupperanno preziose competenze spendibili sia nel mondo del lavoro, sia nella vita privata di tutti i giorni.

Da non sottovalutare è anche il fatto che si arriverà a padroneggiare una seconda lingua, una capacità che nel futuro permetterà di intraprendere un percorso professionale di maggiore successo presso aziende di livello più avanzato.

Un’esperienza come questa, tra le altre cose, consente anche di acquisire una scioltezza nel comunicare con persone che non si conoscono e nell’interagire in ambienti lavorativi, oltre a maturare un’apertura mentale che renderà sicuramente la vita più ricca e appagante.

Altrettanto interessanti sono gli aspetti sociali: grazie a un’esperienza di studio all’estero si possono stringere legami con persone che vengono da qualsiasi parte del mondo creando amicizie durevoli nel tempo e che superano lo spazio e le distanza.

Cosa si impara studiando all'estero?

Il regalo più importante che si riceve trascorrendo un periodo di vita all’estero è che si apprende dal prossimo e, al contempo, si impara a rispettarlo. Studiando insieme a comunità diverse si migliora la comprensione del mondo e si sviluppa la curiosità verso qualcosa che ancora non si conosce.

Si comprende anche che ciò che è diverso dalla nostra cultura non è sbagliato e che quindi è necessario ampliare i propri punti di vista e conoscenze.

Possiamo quindi concludere che, senza ombra di dubbio, vale assolutamente la pena concedersi la possibilità di studiare all’estero e che i benefici sono del tutto maggiori rispetto ai rarissimi rischi.

Dove vanno gli italiani a studiare all'estero?

Secondo le più recenti statistiche in materia, tra le destinazioni extraeuropee più ambite dagli italiani c’è l’Australia, un Paese che offre numerose opportunità sia a chi desidera laurearsi, sia a chi è alla ricerca di una formazione professionale. Seguono poi Stati Uniti e Canada.

Nei confini continentali, invece, risultano più ambite destinazioni come la Spagna e la Francia, oltre alla Gran Bretagna -nonostante la Brexit.

Come fare per andare a studiare all'estero?

Per andare a studiare all’estero basta fissare un colloquio con il Dirigente scolastico, oppure il coordinatore dei progetti internazionali. Se si ambisce alla borsa di studio, bisogna aspettare la pubblicazione di bandi ufficiali e seguire le regole che vi sono scritte.

In alternativa è possibile rivolgersi a delle associazioni che offrono programmi di formazione linguistica, viaggi educativi, scambi culturali e formazione scolastica e accademica.

Quanto costa studiare all'estero?

I costi legati all’esperienza di studio all’estero variano a seconda della destinazione che si sceglie e dell’ente a cui ci si affida. Questo vuol dire che in alcune circostanze il costo di un periodo di studio all’estero può sembrare davvero alto.

Ciò non toglie che bisogna considerare che la maggior parte delle associazioni e istituzioni offrono la possibilità di usufruire di borse di studio che coprono le tariffe in modo parziale o totale